Hanno lo stesso ruolo ma tra di loro non c’è alcuna rivalità, e le vagonate di gol che hanno realizzato quest’anno in tandem ne sono la dimostrazione tangibile. Forse perché si completano, si integrano alla perfezione, anche quando si trovano a dover affrontare insieme un’intervista: Luca Avellini appare più riflessivo, pesa con attenzione ogni parola che dice, sottolineando in più di un’occasione che per lui il gruppo viene prima del singolo; Marius Andrei Mocanu invece è puro istinto, e rispecchia anche fuori dal campo il suo atteggiamento da rapace dell’area di rigore.

Perfetto, nessun problema. I due possono andare d’accordo: siamo sicuri che se si troveranno entrambi davanti al portiere non ci sarà da discutere: “Io non ho problemi, la passo a lui”! Ride Avellini. “E io la metto dentro, ovvio!”, continua Mocanu.

Una coppia che non scoppia, quella degli Allievi Under 16 guidati da mister Marco Francolini, che in avvio di stagione sta dimostrando di funzionare alla perfezione, proprio come l’intera squadra dei 2003, che dopo 20 giornate sono in piena corsa per conquistare un posto alle finali.

Noi abbiamo cercato di conoscere meglio i due attaccanti, in una simpatica chiacchierata informale che è partita proprio da una fatidica domanda…

Avete lo stesso ruolo, ma c’è rivalità tra di voi?

Avellini: No, ci mancherebbe pure, io gliela passo sempre!

Mocanu: E io faccio gol! Sono già a quota 13 quest’anno, e voglio farne ancora molti! Comunque, nessuna rivalità, giochiamo tutti e due titolari e soprattutto ci vogliamo bene!

Da quanto tempo siete al Città di Ciampino?

A: Io sono qui praticamente da sempre. Per me questa è sempre stata una società che mi ha dato tanto sia a livello calcistico che personale, sono cresciuto qui. Il City mi ha permesso di fare provini con tante squadre importanti e lo ringrazierò sempre.

M: Io sono arrivato qui questa estate dalla Nuova Tor Tre Teste e mi sono trovato bene fin da subito sia con i compagni che con l’allenatore. Il mio spirito è sempre lo stesso, ma qui mi sento meglio rispetto all’anno scorso. Il mister non lo conoscevo ma fin dal primo giorno ho capito che era un grande allenatore e mi piace lavorare con lui.

A proposito di Francolini, Avellini tu lo avevi già lo scorso anno, sei stato felice di sapere che sarebbe rimasto alla guida dello stesso gruppo?

A: Sì, molto contento, anche perché l’anno scorso purtroppo non siamo riusciti a fare il campionato che volevamo e rimanere con lo stesso mister è positivo: lui conosce noi e noi conosciamo lui, quindi è come se stessimo proseguendo il lavoro iniziato.

Quest’anno la vostra squadra ha dimostrato di non aver paura di nessuno, mettendo all’angolo compagini sulla carta anche più titolate. Ma qual è la forza dei 2003 del Città di Ciampino?

A: Io penso che quest’anno siamo molto più squadra rispetto a quello passato, entriamo in campo convinti di potercela fare e molto spesso ce la facciamo davvero.

M: E poi ci sono io che faccio gol! (ride)

A chi vi sentite di dire grazie?

M: Sicuramente al mio papà. È lui che mi ha cresciuto, che mi ha insegnato tutto, è il migliore per me. Lo ringrazio e lo ringrazierò per sempre, è soprattutto a lui che voglio dimostrare di potercela fare e che un giorno arriverò lontano.

A: Io ringrazio un po’ tutti, dalla mia famiglia ai miei compagni, che mi hanno sempre aiutato e mi hanno aiutato a crescere. Io sono sempre stato convinto che la squadra venga prima del singolo, oltre i risultati è importante pensare di crescere tutti insieme e sono convinto che quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per provare a fare grandi cose.

Recentemente avete avuto la possibilità di andare in prova a Frosinone. Che esperienza è stata?

M: Per me era la prima volta ed è stata un’esperienza bellissima, ho fatto anche gol e ho provato delle emozioni molto forti.

A: Io gol non ne ho fatti, ma è stata una bella esperienza a prescindere. Già l’anno scorso ero stato a Frosinone per due volte, e probabilmente il primo provino che feci andò meglio rispetto a quest’ultimo perché c’era meno competizione con gli altri ragazzi. Stavolta ho toccato pochi palloni ma ho fatto il mio, e credo di averlo fatto bene.

A quale attaccante ti ispiri?

M: Griezmann

A: Un po’ tutti, se devo dire un nome dico El Shaarawi ai tempi del Milan anche perché sono un tifoso rossonero.

E tu, Andrei, per che squadra tifi?

M: Io tifo Inter!

Era prevedibile, visto che siete l’uno l’opposto dell’altro!

Qual è il vostro obiettivo per il futuro?

M: Per questa stagione voglio raggiungere le finali con il Città di Ciampino, il prossimo anno mi piacerebbe approdare in una squadra professionistica e se non sarà possibile rimanere qui per continuare a crescere.

A: Lo stesso vale per me, spero prima o poi di sfondare perché ho fatto diversi provini e mi piacerebbe raccogliere i frutti di questo lavoro, ma finché questo non accadrà rimarrò qui a Ciampino ben felice di restarci.

Che rapporto avete con il DS Gianluca Mirra?

A: Un ottimo rapporto! Si vede che ci tiene a noi, ci vuole bene e ci supporta quando le cose vanno al meglio e quando invece vanno male.

M: Confermo, è un grande direttore, prima di ogni partita viene negli spogliatoi e ci sostiene sempre. Ad inizio stagione abbiamo fatto anche una scommessa: dopo ogni vittoria ci avrebbe dovuto portare la pizza…

L’ha mantenuta o se la sta mangiando tutta lui?

(Risata collettiva)

A: A questa domanda non possiamo rispondere sennò ci caccia! Per essere sinceri dobbiamo dire però che anche noi abbiamo fatto i furbi, perché l’avremmo dovuta portare dopo ogni sconfitta e non lo abbiamo fatto… Diciamo che siamo pari, ma ai punti vinciamo comunque noi!

C’è qualcun altro che volete nominare? Una fidanzata, magari…

A: Io una fidanzata ce l’ho, ma tanto non leggerà mai quindi non la nomino!

M: Io voglio mandare un saluto al mio amico Samuel Mazzotta. È grazie a lui se sono qui e lo ringrazio per questo.