Anche per il settore giovanile è arrivato il momento di tagliare il nastro di partenza: sabato 16 settembre, infatti, prenderanno il via i primi campionati che vedono impegnati i giovani del City. Ad aprire le danze saranno gli Allievi Elite Fascia B di Alessandro Maistrello, da quest’anno sulla panchina aeroportuale, che affronteranno l’Albalonga al Superga per la prima gara di campionato, con fischio d’inizio alle ore 16.30. Un volto nuovo, quello di Maistrello, alla sua prima ufficiale su una panchina del City: “La prima persona che ho conosciuto arrivando qui”, spiega Maistrello, “è stato Gianluca Mirra: un uomo di calcio, un grande professionista. Qui ho trovato una società seria, organizzata, che non lascia nulla al caso, e nonostante le difficoltà iniziali siamo riusciti a fare un ottimo percorso. Abbiamo trascorso un’estate molto intensa, lavorando duramente per farci trovare pronti: siamo partiti con una rosa molto ridotta, e gli ultimi ragazzi hanno firmato solo pochi giorni fa, quindi abbiamo fatto un po’ di fatica nella fase iniziale. A me piace lavorare sul campo: quando si ha a che fare con un gruppo nuovo bisogna prima di tutto conoscere i ragazzi, capirli, perché solo in questo modo si può pensare di ottenere da loro il massimo”.

Ma da domani si inizia a fare sul serio, e si parte subito forte, con un derby dei Castelli che si preannuncia scoppiettante. “Qualunque sia l’avversario che ho di fronte, io gioco sempre per i tre punti. Voglio che le mie squadre scendano in campo per vincere, perché io ambisco sempre al massimo: miro al 10, poi se ottengo 8 va bene lo stesso, ma sono convinto che si debba partire prefissandosi il massimo obiettivo. Quella con l’Albalonga non sarà una gara facile perché è la prima, ci sarà un po’ di tensione, entrerà in gioco anche la paura di sbagliare, ma ad oggi posso dire che siamo pronti. L’obiettivo sono i tre punti, vedremo se saremo bravi a mettere in pratica queste parole sul campo”.

Tempo di esordio anche per i Giovanissimi Elite Fascia B (nella foto, durante un allenamento), che alle 18.00 al Superga affronteranno la Polisportiva Carso, guidati anche per quest’anno da Davide Olivetti, al quale la società ha ribadito la fiducia per una categoria molto delicata, quella di passaggio dalla scuola calcio all’agonistica. “Eh già, mi hanno confermato anche quest’anno… Penseranno che sono un bravo ragazzo, chi lo sa! Scherzi a parte, questa è veramente una grande famiglia, ci si aiuta e supporta tutti, il fatto di essere in questa categoria per la terza stagione consecutiva mi riempie di orgoglio”.

La categoria di riferimento è la stessa, ma il gruppo di lavoro diverso: dopo aver salutato i 2003, Olivetti passa a gestire i 2004, con la voglia di continuare a far bene.

“Ci siamo trovati a lavorare con un gruppo di ragazzi del 2004 che io avevo avuto il piacere di conoscere due anni fa, quando ero il loro istruttore della scuola calcio. Ci sono anche dei volti nuovi, ma con un fattore comune: fin da subito ho notato che questo è un gruppo di ragazzi pronti a lavorare, a mettersi in discussione, con tanta voglia di crescere. Uscendo dalla scuola calcio entrano in gioco molteplici sfaccettature da considerare, noi tecnici dobbiamo continuare il loro percorso per quanto riguarda la crescita tecnica, non finalizzata agli aspetti tattici. Le sensazioni sono positive, questa è una squadra che dovrà lavorare tanto, il cui obiettivo è la salvezza da raggiungere il primo possibile”.

Come detto, però, questa é una fascia di età particolare perché coincide con il passaggio dalla scuola calcio all’agonistica. Non a caso, lo scorso anno la squadra di Olivetti ha iniziato a girare nella seconda parte della stagione: “Nella fase iniziale io e Giuseppe (Porcella, ndr) abbiamo fatto molti errori, ma quando abbiamo imparato a conoscere i ragazzi, e loro hanno imparato a conoscere noi, c’è stato quello switch mentale che ci ha permesso di vivere una stagione irripetibile. Speriamo di bissare quanto di buono fatto per quanto riguarda la crescita dei ragazzi, ma sicuramente ci auguriamo di fare più punti all’inizio! Perché è vero che sono giocatori appena usciti dalla scuola calcio, ma è vero anche che ci sono le retrocessioni e i risultati contano. Quello che mi auguro é che i 2004 abbiano la stessa fame che avevano i 2003: sono fiducioso, ma dobbiamo lavorare molto sul carattere”.

Senza fare nomi, c’è già qualcuno che in prospettiva credi possa arrivare? “Sì, più di qualcuno, ma oggi conta poco. La cosa importante è che da parte di tutti vedo la predisposizione a lavorare, ad ascoltare, ed anche a cercare le soluzioni da soli per risolvere i problemi che incontrano”.

Ma ora la parola passa al campo, per le prime due gare ufficiali di questa stagione per il settore giovanile: forza ragazzi!