Dopo gli esordi positivi dei Fascia B, domenica si torna in campo al Superga per due nuove grandi sfide. Ad aprire le danze saranno infatti i Giovanissimi Elite di mister Marco Francolini, che alle ore 9.00 affronteranno il Torrenova per la prima giornata di campionato. E proprio con il tecnico aeroportuale, alla vigilia della gara abbiamo stilato un primo bilancio di questa estate di lavoro. “Il fatto di essere stato contattato da Gianluca Mirra”, spiega Francolini, “ha per me rappresentato una immediata testimonianza del livello di qualità e professionalità che avrei trovato a Ciampino. Appena arrivato, infatti, ho trovato quello che mi aspettavo se non di più. Ho girato molte società, alcune sulla carta anche più blasonate di questa, e posso dire che dal punto di vista organizzativo non c’è paragone. Questo ti permette di lavorare al meglio, ed è un punto di partenza importante per costruire qualcosa di buono”.

A livello di squadra, Francolini eredita il gruppo dei 2003 che tanto bene ha fatto nella seconda parte della scorsa stagione. “Mi sono trovato a gestire un’ottima squadra, ben plasmata negli anni della scuola calcio e nel primo anno di agonistica con Davide Olivetti, e poi puntellata a dovere in estate; mi trovo quindi ad avere delle ottime basi di partenza, ma il campionato è un’altra cosa. Il nostro obiettivo è quello di portare avanti il percorso di crescita di questi ragazzi, e in particolar modo di quelli che in prospettiva potranno ambire ad altri palcoscenici e raggiungere il professionismo. Ci sono molti ragazzi interessanti, e non sarò io a fare i nomi perché con il tempo emergeranno da soli. Oggi dobbiamo lavorare e il mio compito è quello di proseguire sulla strada intrapresa da chi mi ha preceduto”.

Difficile parlare di obiettivi, ma Francolini con le parole ci sa fare e si destreggia bene: “Quello che ho chiesto ai ragazzi è di focalizzarsi sul loro percorso di crescita individuale, che poi si ripercuote naturalmente sulla crescita della squadra e sul raggiungimento dei risultati. Da qui a dire che le vinceremo tutte o faremo un campionato di vertice ce ne passa, ma l’obiettivo dei miei ragazzi deve essere quello di diventare calciatori migliori di quanto non siano ora”.

Al termine della gara dei ragazzi di Francolini, toccherà agli Allievi Elite, che alle 10.30 ospiteranno il SS Michele e Donato. In panchina siederà, per la sua prima ufficiale al City, mister Giulio Di Cori. “Arrivo dalla Vigor Perconti”, racconta, “una società sicuramente importante e blasonata, ma qui mi sono immediatamente sentito come uno di famiglia. Dal presidente al DG Moroncelli, con tutti si è instaurato un feeling particolare, e in special modo con Gianluca Mirra. Passando ai ragazzi, abbiamo trascorso uno scorcio di stagione molto intenso, lavorando tanto sul campo per ovviare al poco tempo a disposizione a causa dell’avvio anticipato dei campionati. Ho trovato un gruppo di calciatori disponibili, molto affiatati tra loro. Questo è un dato da non sottovalutare perché un gruppo unito non è semplice da trovare e può rappresentare un valore aggiunto. Per quanto riguarda i risultati è presto per parlare, per ora mi auguro di riuscire a trasmettere ai ragazzi tutto quello che di buono ho imparato negli anni”.

Anche per mister Di Cori, oltre al risultato del campo c’è di più: “La prima cosa che cerco di far capire ai miei ragazzi è che io ho bisogno di uomini ancor prima che di calciatori; non è facile, lo so, ma sono ottimista. L’obiettivo della stagione è quello di disputare un buon campionato ottenendo una salvezza tranquilla, ma ancor prima quel di formare giocatori che in futuro possano essere proiettati in ottica prima squadra. Iniziamo tra le mura amiche, e per noi è una novità dopo un precampionato fatto di amichevoli lontano dal Superga. Mi auguro di partire con il piede giusto e non vedo l’ora di iniziare. Sono certo che se scenderemo in campo con la giusta cattiveria, l’umiltà, la voglia di far bene e di portare a casa il risultato, i tre punti saranno una conseguenza. Ma il calcio è strano, quindi lasciamo che sia il campo a parlare!”.

È la parola, appunto, passa al campo, per la prima giornata di una lunga e intensa stagione.