Nonostante la sua giovanissima età ha già le idee molto chiare, e quando pensa al suo futuro ha ben pochi dubbi: Cesare Odero, centrocampista classe 2003 dei Giovanissimi Elite di mister Francolini, nella vita vuole fare il calciatore. E per inseguire il suo sogno parte proprio dal Città di Ciampino, squadra nella quale gioca da più di sei anni, che lo ha visto crescere e diventare grande.

Partiamo con una domanda facile: parlaci un po’ di te…

Mi chiamo Cesare Odero, sono del 2003 e gioco a calcio. Faccio il centrocampista centrale, ma se serve anche l’esterno o il terzino, decide il mister. Frequento il primo anno dell’istituto cinematografico a Garbatella, molto lontano da casa mia visto che abito a Santa Maria delle Mole, ma è una bella scuola e mi piace molto.

Hai scelto questa scuola perché hai intenzione di fare qualcosa nel mondo del cinema?

No no, io nella vita voglio giocare a pallone!

Perfetto, allora parliamo di calcio. Quando hai iniziato?

Ho iniziato a frequentare la scuola calcio quando avevo sette anni, al Cava dei Selci. Poi sono arrivato al Città di Ciampino e non mi sono più mosso.

Quest’anno hai giocato nei Giovanissimi Elite, raggiungendo la salvezza con diverse giornate di anticipo. Che stagione è stata?

Una bella stagione, senza dubbio, in cui però avremmo meritato i play off. Ci siamo “mangiati” un sacco di partite e potevamo stare molto più in alto in classifica, perché abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Il mister Francolini è stato molto bravo, anzi bravissimo, ci ha insegnato tantissime cose e ha sempre creduto in noi.

Effettivamente, lui già alla fine del girone di andata si era dimostrato tranquillo, al punto da dire che per lui parlare di salvezza era un’assurdità viste le prestazioni della squadra. Insomma, ci avete sempre creduto.

La salvezza era il minimo per questo gruppo! Il mister avrebbe voluto arrivare più in alto e avremmo potuto tranquillamente farlo. Ci sono partite che abbiamo buttato via in maniera incredibile, non ci posso nemmeno pensare! Contro il Torrenova ad esempio, che a mio modo di vedere è un avversario molto inferiore a noi, abbiamo perso 1-0, poi c’è stato il pareggio assurdo contro il Ponte di Nona, ma non sono solo questi i punti che ci mancano: l’elenco potrebbe essere decisamente lungo!

E a livello personale, che anno è stato per te?

Io mi sento molto cresciuto, e devo tutto al mister. Diverse squadre mi hanno cercato e ho potuto fare dei provini con società importanti come Racing Fondi, Perugia, Unicusano Ternana, e sicuramente gran parte del merito è di Francolini, quindi non posso che dirgli grazie.

Se dovessi paragonarti a un giocatore di serie A chi sceglieresti?

Nainggolan.

Perché ti piace o perché pensi di somigliargli?

Entrambe le cose.

Tifi Roma, immagino.

Perché esistono altre squadre?

Il tuo miglior pregio calcistico?

Sono bravo a recuperare palla.

Il difetto?

So’ stupido!

Spiegati meglio…

Diciamo che perdo la testa (“sbrocco”, testualmente) troppo facilmente. Mirra e Francolini però hanno fatto un buon lavoro, e anche sotto questo punto di vista credo di essere migliorato parecchio.

Dal prossimo anno quindi sarai un angioletto, giusto?

Certo! (Ride, ndr).

Con i tuoi compagni di squadra siete anche amici?

Sì, ovvio. Io mi sento un po’ un leader in campo e fuori, anche se non indosso la fascia di capitano. Cerco sempre di dare il massimo e di parlare con quelli che lavorano male o che perdono tempo durante l’allenamento. Anche senza fascia di capitano, mi sento un punto di riferimento.

La tua famiglia come vive la tua passione per il calcio?

Mio papà è un grandissimo appassionato, e mi ha insegnato un sacco di cose. Il doppio passo che faccio spesso, ad esempio, me l’ha insegnato lui, così come lo stop di petto. Tutto quello che so l’ho imparato dai mister, ma prima ancora da lui! Mamma non può definirsi appassionata di calcio, ma mi segue sempre e tifa per me.

Al di fuori del calcio cosa ti piace fare?

Non ho altri interessi, pure quando esco con gli amici giochiamo a pallone! Non bevo, non fumo, non ho vizi di alcun tipo, anche perché quando si sceglie di dedicarsi al calcio bisogna fare delle rinunce. I ragazzi della mia età vanno a ballare, fanno tardi, io il sabato sera alle nove e mezza già sono pronto per andare a dormire!

La fidanzata ce l’hai?

Sì, si chiama Giada e stiamo insieme da due anni.

Lei come la vive la tua passione per il calcio?

Quando le dico i nomi delle squadre che mi chiamano apre immediatamente Google Maps perché ha paura che io vada a giocare troppo lontano!

E tu non avresti paura di andare a giocare fuori?

Per niente! Io me ne andrei pure subito per inseguire il mio sogno.

Qual è il tuo obiettivo personale con il City?

Se dovessi rimanere qui, tra un paio d’anni una partitella  in prima squadra vorrei farmela! Sarebbe bello non dico vincere di nuovo l’Eccellenza, ma almeno raggiungere i play off…

Tu eri qui a festeggiare quando il Città di Ciampino ha conquistato la D?

Sì, certo! Quell’anno sono stato uno dei più accaniti tifosi della prima squadra, le partite le ho seguite praticamente tutte, quando ci chiedevano di venire in rappresentanza ero sempre il primo!

A chi ti senti di dire grazie?

Sicuramente a Francolini, abbiamo un ottimo rapporto anche al di fuori del campo, ma anche a mister Olivetti che mi ha allenato lo scorso anno, insegnandomi a lavorare a testa bassa e a non cazzeggiare in allenamento. Io vengo sempre al campo per allenarmi al top, non mi piace perdere tempo.

Come ti immagini tra una decina d’anni?

Sono scaramantico, quindi preferisco non sbilanciarmi.

Dopo aver ascoltato le tue parole, mi sembra inutile chiederti cosa vuoi fare da grande…

Oggi mi concentro solo sul calcio, a volte vado anche a dormire con il pallone sotto il braccio! Mi basterebbe arrivare anche solo in serie B, ma sogno in grande e vorrei esordire con la Roma.

E se ti chiamasse, che ne so, il Barcellona?

No no, scelgo la Roma. A meno che gli altri non mi coprano di soldi!

Se non dovessi continuare con il calcio, che lavoro vorresti fare?

Io VOGLIO arrivare con il calcio, ma se dovessi fare altro la scuola che ho scelto mi dà molti sbocchi quindi sceglierei qualcosa di inerente a quello che sto studiando. In alternativa, mi piace tagliare la carne quindi farei il macellaio!