Iniziamo  oggi un percorso di “lezioni settimanali” con il prof. Giuseppe Porcella, uno dei pilastri del Città di Ciampino: partiamo dai piccoli amici per presentarvi le regole base e i fondamenti della nostra scuola calcio.

I piccoli amici

Parliamo di un’età molto sensibile e delicata, durante la quale il bambino si approccia per la prima volta verso questo il gioco del calcio, e proprio per questo è necessario che sia seguito in modo qualificato ed attento nel suo percorso attraverso una programmazione di lavoro che tenga conto di molte componenti legate alla sfera sportiva: 

• Le capacità motorie e gli schemi motori di base

• Le capacità coordinative, cognitive ed attentive

• Gli obiettivi educativi e disciplinari relativi al gioco del calcio

• Lo sviluppo delle doti tecniche

È molto importante che i bambini abbiano l’opportunità di divertirsi, scoprire, sperimentare, accettare. Vanno loro dati il tempo e l’opportunità di sbagliare e capire! In ogni fase del loro percorso sportivo vanno aiutati con pazienza a comprendere e sviluppare le loro doti e le loro caratteristiche.

Questa categoria presenta queste caratteristiche:

• Sul piano fisico: il bambino risulta ancora fragile dal punto di vista scheletrico.

• Sul piano motorio: il bambino non possiede un adeguato controllo motorio e coordinazione generale, ha difficoltà di organizzazione spazio-temporale, i movimenti sono poco produttivi ed efficaci.

• Sfera socio-affettiva: i bambini vivono una fase di “egocentrismo” per cui non sono ancora pienamente capaci di collaborare.

• Sul piano cognitivo: i bambini hanno difficoltà di attenzione e concentrazione, difficoltà a focalizzare l’attenzione.

 

SEDUTA TECNICA

ATTIVAZIONE

Svolgiamo un’attività puramente ludica, che molto spesso esula dal gioco del calcio e che non comprende nessun gesto tecnico.

Studi scientifici hanno dimostrato come il “Gioco” sviluppi il cervello e la creatività. Inoltre i nostri giochi “nascondono” svariati schemi motori e sviluppano le capacità coordinative.

Nel primo gioco si cercherà sempre d’inserire una componente coordinativa piuttosto marcata, ed in seguito un’esercitazione tecnico-motoria.

 

Esercitazioni Tecnico-Motorie

 

Nella fase centrale della seduta di allenamento saranno svolte esercitazioni tecniche motorie. Si tratte di esercitazioni “integrate”, in cui l’obiettivo tecnico non viene allenato singolarmente ma viene stimolato con altre componenti, quali quelle coordinative e motorie. (Ci tengo infatti a ricordare un concetto fondamentale: “le capacità tecniche si costruiscono sulle abilità motorie”).
Fateci caso, i bambini più coordinati sono anche quelli più bravi tecnicamente. Basti pensare al “semplice” gesto tecnico del passaggio o del tiro in porta per capire come l’equilibrio monopodalico risulti determinante per il buon esito del gesto tecnico (solo per citarne uno).

 

Obiettivi e modalità di allenamento

 

I principali obiettivi tecnici della stagione saranno il dominio, la guida della palla ed il dribbling.
Nella prima fase dell’anno si lavorerà esclusivamente sull’1vs1 e si farà per circa i due terzi dell’anno. I bambini a quest’età risentono ancora di un forte egocentrismo e quindi sarebbe una forzatura enorme chiedere loro un giro palla. Certo, è doveroso fargli capire che in alcuni frangenti del gioco sarà più conveniente passare la palla ad un compagno, piuttosto che addentrarsi in un dribbling contro 2 avversari, però la linea generale sarà quella di “Sfidare il proprio avversario diretto“.

Ecco allora che sarà importante proporre un gioco semplificato, con la modalità del torneo, in cui i bambini si sfideranno per la meta, per il gol o per entrambi.

Si passerà poi ad un’esercitazione a carattere analitico dove i gesti tecnici principali saranno appunto la guida della palla ed il dominio.

Terminata l’esercitazione analitica si torna al situazionale: con degli 1vs1 molto più dinamici dell’esercizio precedente e qui il bambino ha la possibilità di sperimentare ciò che ha provato poco prima e di vedere direttamente sul campo l’efficacia di quanto appreso. Nel corso degli allenamenti seguenti potrà “toccare direttamente con mano” i suoi miglioramenti potendo vedere il buon esito dei suoi tentativi crescere di volta in volta.

Fase Finale

La tanto attesa “Partitina” è finalmente giunta..
All’interno di ogni seduta non dovrebbe mai mancare in quanto i bambini vengono al campo “solo per quella” e non vedono l’ora che cominci. In questo caso c’è molto lavoro da fare. Come detto anche sopra, questa fascia d’età è ancora caratterizzata da un forte egocentrismo e quindi par quasi naturale vederli tutti ammassati sulla palla. Con un po’ di pazienza e con qualche accorgimento, piano piano si inizierà a dargli un po’ di ordine sul campo.

 

Conclusioni

Alla fine dell’anno i bambini dovranno saper fare dei gesti tecnici di base; avere una coordinazione ed una motricità consona per questo tipo di sport; saper comprendere l’obiettivo del gioco; rispettare i compagni, gli avversari e dell’ambiente che lo circonda.