In occasione della gara contro la Vis Artena ha avuto la possibilità di esordire in prima squadra, coronando un suo piccolo sogno nel cassetto, coltivato da ormai quattro anni, ovvero dal giorno in cui è arrivato al Città di Ciampino. All’epoca il giovane difensore classe 2000 della Juniores Regionale di mister Andrea Moretti disputava il campionato Giovanissimi, e da quel momento non si è più fermato. È anche per questo motivo che l’esordio di Matteo Agostini ha portato il sorriso in casa City, perché testimonia il grande lavoro del DS Mirra e del DG Moroncelli sui giovani, in linea con le direttive dettate dai presidenti Cececotto e Fortuna. Perché Agostini rappresenta il futuro del Città di Ciampino, anche se lui è fortemente concentrato sul presente e sull’obiettivo di vincere il campionato con la sua Juniores.

Matteo, recentemente hai avuto la possibilità di assaporare il calcio dei “grandi” esordendo con la prima squadra di Granieri. Che emozione hai provato?

“Devo dire che per me è stata una grande soddisfazione e credo anche per la società: sono qui da tanti anni, e fin da quando sono arrivato al Città di Ciampino ho avuto un preciso obiettivo in testa, quello di arrivare in prima squadra. Credo di aver lavorato bene fin dal primo giorno, e oggi forse inizio a raccogliere i frutti di questo lavoro”.

Effettivamente, anche con la Juniores stai andando bene: non a caso, su uno dei tre gol che hanno steso il Villalba regalando il primato al City c’è proprio la tua firma.

“Sì, la stagione sta andando alla grande e sono felice soprattutto perché mi trovo bene con tutti i compagni, con i membri dello staff e con il mister Moretti: da quando è arrivato il nostro cammino è stato quasi impeccabile, ma ancora non basta. Sappiamo di dover vincere questo campionato per riportare l’Elite al Città di Ciampino e c’è ancora molto da lavorare”.

Sentite la pressione di dover vincere a tutti i costi?

“È da agosto che ci dicono che il nostro obiettivo è la vittoria del campionato, quindi ne siamo ben consapevoli e non ci siamo mai nascosti. Fino ad ora abbiamo fatto il nostro dovere visto che siamo a +2 dalla seconda, ma la stagione è ancora lunga e i conti si faranno solo alla fine. In passato abbiamo avuto la dimostrazione concreta che spesso le squadre di bassa classifica ci creano più problemi di quelle che sono lassù insieme a noi: dalla prima alla quinta ad oggi ci siamo aggiudicati praticamente tutti gli scontri diretti, mentre abbiamo perso punti con le cosiddette piccole”.

Ripercorriamo la tua storia al City. Da quanto sei qui?

“Questo ormai è il mio quarto anno al Città di Ciampino: a portarmi qui fu mister Gherardini, con cui avevo vinto il campionato a San Cesareo la stagione precedente. Sono arrivato insieme a 6-7 compagni per fare il campionato Giovanissimi, mi sono trovato bene fin da subito e da lì ho percorso tutta la trafila del settore giovanile. Lo scorso anno ero negli Allievi Elite di mister Di Luigi ed è stata un’ottima annata, quindi spero di ripetermi anche in questa stagione per poi continuare il mio percorso”.

I tuoi genitori ti seguono costantemente e ti supportano. Sei consapevole dei sacrifici che fanno?

“Sì, certo, so che ne hanno fatti tanti fin da quando ho dato i primi calci a un pallone. Abitiamo in zona Borghesiana e ogni giorno ci vuole almeno una mezzoretta per arrivare qui al Superga, per questo spesso ci accordiamo con altri compagni che abitano in zona. Ai miei genitori, comunque, non posso che dire grazie”.

Ci credi in un futuro nel mondo del calcio?

“Io resto sempre con i piedi per terra e vivo alla giornata, mi diverto e sto bene, quindi per me va bene così”.

Qual è il tuo sogno calcistico?

“Per me è già un sogno semplicemente pensare di poter giocare a pallone finché le gambe reggono. Mi piace, mi diverto e conta poco farlo in una squadra piuttosto che in un’altra, al di là del blasone o della sua importanza, quindi sto benissimo qui”.

Fuori dal campo cosa fai?

“Vado a scuola, frequento il quarto anno dell’istituto per diventare perito elettrico. So che è importante studiare, e ho scelto questa scuola per seguire le orme di mio padre. Come tutti i ragazzi della mia età nel tempo libero mi piace stare con gli amici e da tre mesi sono fidanzato con Federica: in occasione della partita con il Villalba era in tribuna per la prima volta e il gol l’ho dedicato a lei”.

C’è un giocatore a cui ti ispiri?

“Sono tifoso della Roma ma non ho dubbi: il più forte è Sergio Ramos”.

In cosa credi di dover migliorare calcisticamente?

Sicuramente dovrei crescere fisicamente.

Stai lavorando in questo senso?

“Vuoi la verità? No!”

Evviva la sincerità…