Non capita tutti i giorni di essere chiamati a fare un provino con una società professionistica, per questo abbiamo voluto ascoltare le emozioni di due giovanissimi ragazzi che hanno avuto questa opportunità: Lorenzo Mattozzi, professione portiere, e Damiano Passa, difensore centrale con tanto di fascia di capitano, entrambi classe 2004, sono due pedine fondamentali dei Giovanissimi Fascia B Elite di mister Olivetti, e ci hanno raccontato le loro esperienze lontano da casa.

Ragazzi, ci raccontate qualcosa di questi provini importanti che avete fatto negli ultimi mesi?

Mattozzi: “Ho avuto la possibilità di fare dei provini con Cagliari, Crotone e Foggia, e sono state tutte e tre esperienze molto interessanti. La più bella è stata sicuramente quella con il Cagliari, che a mio modo di vedere è anche la società meglio organizzata tra le tre. Il centro sportivo è stupendo, e anche la squadra è molto forte. Rispetto al Crotone, invece, credo che il Città di Ciampino non abbia molto da invidiare”.

Passa: “Ho fatto il provino a Perugia, mi hanno chiamato dopo avermi visionato durante uno stage organizzato a Roma e sono stato alcuni giorni ospite della società. È stata un’esperienza molto positiva”.

Credete di aver fatto una bella figura?

M: “Si, credo di sì. Ho trovato un bell’ambiente e ho conosciuto tanti ragazzi bravi e simpatici in tutte e tre le esperienze. Sono stato accolto molto bene ovunque sono andato, e se in occasione della prima convocazione (quella con il Cagliari) mi sono emozionato parecchio, nelle successive è stato tutto più naturale perché ho capito che bastava andare lì e giocare!”.

P: “È andata alla grande, mi hanno accolto tutti molto bene e credo di non aver sfigurato. Gli altri ragazzi giocavano al Perugia praticamente da sempre, mi hanno raccontato che avevano iniziato proprio lì, diversi anni fa. Cosa mi ha detto mister Olivetti? Mi ha chiesto solo se mi ero divertito, e la risposta è stata affermativa!”

Se oggi una delle tre società vi  chiamasse e doveste partire domani, sareste pronti a lasciare tutto?

M: “Sì, su due piedi rispondo di sì, ovviamente ci sarebbero da valutare tante cose. Sicuramente mamma non sarebbe mai d’accordo, invece papà credo sarebbe contento”.

P: “Io partirei anche subito, ma se penso a mia madre forse lei si infilerebbe nella valigia!”

Con la vostra squadra avete raggiunto una salvezza che per molti a dicembre era insperata. Voi ci credevate?

M: “Io sono arrivato a dicembre e la nostra non mi è mai sembrata una squadra che meritasse quella posizione. Piano piano abbiamo inanellato parecchi risultati positivi e abbiamo capito di potercela fare, è stato merito di tutti”.

P: “Io lo scorso anno ho giocato sotto età con i 2003 e ho già vissuto con Olivetti una situazione simile: a fine girone di andata di punti ne avevamo cinque ma alla fine ci siamo salvati comunque. Forse anche per questo ci credevo, avevo pochi dubbi e alla fine avevo ragione!”.

La stagione è ormai finita. L’anno prossimo che si fa?

M: “Sarei ben contento di rimanere al Città di Ciampino. Poi, vabbè, se chiama il Cagliari! (ride)”.

P: “Anche per me vale la stessa cosa, sono ormai qui da tanto tempo e voglio continuare a crescere con il City”.