Per questa seconda parte di campionato c’è una nuova pedina nello scacchiere di mister Mirko Granieri, che nel mercato invernale ha potuto riabbracciare una sua vecchia conoscenza, che aveva già incontrato nelle precedenti esperienze alla Vis Artena e al Monterotondo Scalo. Si tratta di Mattia Longo, funambolico esterno di centrocampo classe 1994 che arriva al Città di Ciampino dopo un lungo stop semi-forzato. “Sono arrivato qui in seguito alla chiamata di mister Granieri, che mi ha cercato e in qualche modo convinto a rimettermi in gioco. Venivo da quasi un anno di fermo, infatti, perché per motivi di lavoro ero stato costretto a lasciare il calcio. Dopo una vita sui campi, però, è impossibile lasciare: se stai fermo un anno intero e non ti manca questo sport, è giusto smettere definitivamente, ma se la nostalgia ti assale è naturale tornare in campo. Nel mio caso la passione è stata troppo forte, ma non è stato l’unico fattore determinante: un allenatore che mi ha cercato dandomi le giuste motivazioni per ripartire e una società importante che ha esperienza anche in categorie superiori a questa, mi hanno permesso di rimettermi in corsa nella maniera migliore”.

E nonostante sia arrivato da poco, Mattia Longo è già perfettamente integrato nel gruppo, al punto che il tecnico ha già deciso di mandarlo in campo per uno spezzone di gara nell’ultima di campionato contro la Crecas, regalandogli poi un tempo nell’amichevole disputata contro il Fonte Meravigliosa, in cui l’esterno ha trovato anche il suo primo gol con la maglia del City. Che non sarà stato “ufficiale”, ma ha sicuramente contribuito a regalare al giocatore morale e consapevolezza nei propri mezzi. “Sto bene, molto meglio di come avrei pensato, dopo un anno fermo è difficile ricominciare ma il prof Porcella mi ha aiutato tanto, facendomi lavorare a parte e in maniera specifica e permettendomi di rimettermi subito in corsa. L’amichevole mi ha aiutato a mettere minuti nelle gambe ed è stata importante per me, gol a parte. L’esordio in campionato, invece, anche se per un quarto d’ora scarso mi ha permesso di riassaggiare l’emozione del campo, dopo tanto tempo in cui ero fermo. Devo dire la verità, però: mi ero emozionato già semplicemente sedendo in panchina, tanto era il tempo che non lo facevo! Al di là di questo, quel giorno è arrivata una vittoria fondamentale per la squadra ed è questo che conta. Io ad oggi posso dire di essermi integrato perfettamente in questo gruppo, e ringrazio i compagni che mi hanno fatto subito sentire a casa: qualcuno lo conoscevo, qualcuno l’avevo affrontato da avversario dal momento che sono sei anni che gioco in questa categoria, ma al di là di tutto mi sono trovato benissimo. È un gruppo di matti, io sono matto come loro quindi non potevo che sentirmi a mio agio!”.

In conclusione, obbligatoria la domanda relativa agli obiettivi di Mattia Longo, a livello personale e a livello di squadra: “A livello personale spero di fare un buon finale di stagione, dare una mano alla squadra e alla società per continuare a sognare. A livello di gruppo, invece, è più difficile: la parola vittoria non la voglio pronunciare, ma è vero che là sopra si sta bene… Diciamo che mi auguro che a fine stagione ci toglieremo belle soddisfazioni!”.