Lo spirito di questa Juniores, che entra nella storia del Città di Ciampino conquistando per la prima volta l’Elite del campionato di categoria, mettendo l’ultimo tassello di un mosaico che oggi può vantare tutte le categorie Elite del settore giovanile, è quello che si è visto al termine della gara vinta contro il Casilina BCCR, che ha sancito la matematica vittoria del campionato. In quel momento i ragazzi hanno voluto dedicare la vittoria a Valerio Iannotti, il loro compagno di squadra scomparso tragicamente nell’estate del 2016: perché fin dalla prima giornata ogni successo, ogni sorriso di questo campionato, è stato condiviso con lui. Ed è proprio da lui che è voluto partire mister Andrea Moretti, il tecnico che ha regalato la Juniores Elite al City per la prima volta nella storia, meritandosi a pieno titolo l’applauso di tutta la società.

“Non ho avuto la fortuna di conoscere questo ragazzo, Valerio, è da quello che sento devo essermi perso parecchio. In un certo senso, però, è come se lo conoscessi perché i miei ragazzi parlano continuamente di lui. Quest’anno è come se avessimo giocato tutte le partite con l’uomo in più, perché la sua presenza era sempre con noi e tutti, Palermi in primis, ci tenevano a vincere anche per lui. Per tutti questi motivi oggi vedere suo papà, Massimiliano, lì con noi nello spogliatoio, guardare i suoi occhi lucidi mentre i ragazzi intonavano un coro per Valerio, è stato il giusto premio per ricompensare il nostro lavoro”.

Perché anche se il trionfo di questi ragazzi era nell’aria già da alcune settimane, la matematica certezza del primo posto è arrivata solo all’ultima giornata, con la vittoria sul Casilina BCCR che ha lasciato il Villalba a meno tre punti, facendo scattare la festa. “Io ci ho sempre creduto”, commenta Moretti, “e i ragazzi ricordano bene le parole che ho detto loro dopo la sconfitta casalinga proprio contro il Casilina, l’unica della mia gestione. Guardandoli negli occhi gli ho detto che giocando in quel modo non avremmo più perso, e che era quella la strada giusta da percorrere. Ho sempre saputo che questo campionato si sarebbe deciso all’ultima giornata, così come ho sempre saputo che una volta passati in testa non ci avrebbero più superato. Non mi sbagliavo, l’unico mio errore è stato credere che avremmo vinto con un solo punto di differenza: alla fine sono stati tre, e il merito è di questi straordinari ragazzi che dal giorno in cui sono arrivato su questa panchina non mi hanno mai tradito, mettendosi a disposizione e facendo esattamente quello che ho chiesto loro”.

Perchè oggi questa vittoria è di tutti quelli che hanno creduto in questo gruppo, di chi lo ha sostenuto anche quando le cose sembravano non andare al meglio. “I pareggi con Valmontone e Torrenova, le ultime della classe, hanno fatto storcere la bocca a più di una persona. C’è chi ha creduto che non ce l’avremmo fatta, ma io sono sempre stato fiducioso. Oggi devo ringraziare la società che mi ha permesso di tornare ad allenare, dai presidenti Cececotto e Fortuna ai direttori Moroncelli e Mirra che mi hanno dato fiducia. Ma oggi ci tengo anche a dire grazie anche a mister Granieri, che si è messo a disposizione, nonostante fosse lui il tecnico della prima squadra, dimostrando di essere un vero e proprio uomo City. In ultimo, ma non per importanza, ringrazio il mio preparatore, il mio staff e tutti i dirigenti, perché se le cose sono andate nel modo giusto il merito è anche loro. Un pensiero infine va a mia moglie Tiziana e ai miei figli, Federico e Caterina, perché tornando ad allenare li ho in parte privato della mia presenza, sempre consapevole che sarebbero stati al mio fianco in quest’avventura che oggi mi ha reso un uomo felice”.