Il presidente Antonio Paolo Cececotto in questa lunga intervista guarda al futuro e quando si avvicina la conclusione della stagione fa il punto su quanto è stato fatto e quanto ancora si farà.

La stagione si avvia a conclusione e in casa Città di Ciampino è già ora di guardare alla prossima. Tra gente che parte e gente che arriva, quale sarà il futuro del City?

Stiamo già preparando la prossima stagione, ed è ovvio che sia così: il lavoro di una società come la nostra non si ferma mai. Prendiamo atto dell’uscita di Claudio Peroni, che ha scelto dopo 9 anni di collaborazione di chiudere un ciclo vincente, che ci ha portato a diventare una delle scuole calcio Elite più importanti su Roma. A lui vanno i più grandi ringraziamenti miei e del presidente Fortuna: Claudio è stata una figura importante e gli siamo grati, come lo siamo stati con Roberto Vichi o con Giuseppe Paci. Quando siamo arrivati qui siamo partiti da loro tre, ma le cose nascono e finiscono perché spesso si sente il bisogno di nuovi stimoli, e da ambo le parti. Loro ci hanno dato tanto, così come credo che noi abbiamo dato tanto a loro. Se oggi la scuola calcio del Città di Ciampino è una delle migliori sul territorio nostrano è merito tanto di chi ha lavorato per essa, quanto di chi gli ha permesso di lavorare nel modo giusto.

Le voci di chi si mostra preoccupato per il futuro di questa scuola calcio sono dunque infondate?

Assolutamente! I meriti quando le cose vanno bene sono di chi le gestisce, Claudio in questo caso specifico, ma non bisogna dimenticare che la guida è sempre quella della società: è lei a mettere a disposizione dei propri collaboratori idee e programmi, che poi loro sono bravi a mettere in pratica. Negli anni Peroni ha creato un pool di validi collaboratori con i quali ha portato avanti tutte le iniziative dedicate ai più piccoli: è da loro che ripartiremo per aprire un nuovo ciclo. Abbiamo istruttori qualificati e molto bravi che saranno confermati quasi nella totalità, anche se è naturale che ci sia qualcuno che vuole cambiare: c’è chi deve cercare nuovi stimoli anno dopo anno e chi invece sceglie di restare in una società per farla crescere.

Sapete già da chi e cosa ripartirete?

Sicuramente la scuola calcio ripartirà da Gian Luca Marzullo, Davide Olivetti e Giuseppe Porcella, persone fidate con le quali mi confronto ogni giorno per progettare il futuro e portare a termine la stagione. Senza dimenticare Gianluca Mirra, che completerà il pool occupandosi in primis di settore giovanile. Cambieremo qualcosa anche in segreteria, con l’ingresso di Guendalina Fortunati che già lavora con noi da tempo ma assumerà nuovi incarichi e alla quale affiancheremo qualcuno che avrà voglia di crescere insieme a noi.

La stagione si avvia a conclusione, è vero, ma ci sono tanti progetti in pentola anche per l’estate…

È vero, e anticipo che quest’anno ci saranno diverse sorprese: stiamo valutando alcune promozioni da mettere in atto per premiare la fedeltà di chi sceglierà di rimanere con noi, e naturalmente stiamo ultimando la preparazione dei centri estivi. Non finisce qui, perché nei prossimi mesi partiranno il torneo Iannotti, ormai divenuto un appuntamento fisso per il nostro club, e il Memorial Ronconi, che vedrà molte novità rispetto alla scorsa edizione. A breve ci sarà la presentazione ufficiale dei due tornei, durante la quale sveleremo anche le prossime tappe del nostro percorso. Posso anticipare che abbiamo chiuso per il prossimo anno un accordo con la Ves Promotion per la fornitura sportiva della scuola calcio che sarà a marchio Nike: continuiamo a migliorare perché siamo passati da Umbro a Macron, da Macron a Joma per approdare poi al top di gamma, oggi rappresentato proprio da Nike. Se questo marchio ha scelto di collaborare con noi è sicuramente un vanto, e dal 2020 arriverà anche per il settore giovanile che come da contratto farà l’ultimo anno di Joma. Infine, continuiamo a lavorare per migliorare la nostra struttura: per quanto riguarda il campo di calciotto siamo a due anni dalla presentazione della richiesta,  abbiamo già acquistato i materiali ma siamo bloccati perché restiamo in attesa delle autorizzazioni di rito del Comune, senza le quali non possiamo nostro malgrado procedere.

Parlando di risultati concreti, l’annata può senza dubbio definirsi positiva: la salvezza raggiunta dalla prima squadra, la Juniores in corsa per la conquista del titolo, la conferma di tutte le categorie Elite delle squadre dell’agonistica e gli ottimi risultati della scuola calcio. Siete soddisfatti?

Assolutamente sì. Sulla scuola calcio e sul settore giovanile abbiamo fatto bene, pur compiendo degli errori, che ci saranno da monito per migliorarci ancora. Le critiche costruttive portano a crescere, sappiamo dove abbiamo sbagliato e faremo le dovute correzioni. Il settore giovanile ha portato risultati importanti con largo anticipo, perché avere gruppi quattro Elite che a marzo sono praticamente sicuri di mantenere la categoria e la possibilità di conquistare sul campo anche la quinta con la Juniores non è da tutti. Dubito che ci sia una società che fuori dal raccordo anulare che vanta 5 squadre in Elite, e questo non può che essere un premio per il nostro lavoro. Il prossimo anno potremmo puntare ad arrivare lassù, cosa che ci è riuscita con la prima squadra.

Al di là del campo, non bisogna dimenticare i tanti giovani che hanno avuto la possibilità di arrivare in prima squadra. In ultimo Tommaso Maddalena, classe 2002, che dopo un campionato sotto età con gli Allievi domenica era in panchina con i “grandi” di Granieri.

Tommaso è in tutto e per tutto un prodotto del nostro vivaio: ha iniziato con la scuola calcio ed è cresciuto con noi, quindi è una soddisfazione immensa vedere il suo nome sulla distinta di una gara di Eccellenza. Bisogna dire bravo anche a Roberto Mancinelli, anche se solitamente se lo dice da solo (ride, ndr), ma soprattutto al ragazzo che ha lavorato sempre al massimo. Per me portare su tutti questi ragazzi dal settore giovanile è come una vittoria del campionato, la vittoria di tutti: di Moroncelli, di Mirra, di Granieri. Non è il singolo a fare il risultato, ma il gruppo. Questa è una grande famiglia, ed è da questo assunto che vogliamo ripartire: circondarci di persone di fiducia, di quelle persone che vogliono bene al City e che hanno l’obiettivo di andare avanti e portare il City più in alto possibile. Io voglio tornare idealmente a quel giorno del luglio 2009, come se finora non avessimo fatto niente. Diciamo bravi a tutti quelli che hanno collaborato con noi, ma il nuovo obiettivo mio e del presidente Fortuna è quello di far crescere il più possibile il settore giovanile e la scuola calcio, facendo sì che tutti siano contenti di essere qui con noi. Non si può pretendere di avere il 100 per cento delle persone soddisfatte, ma già arrivare all’85 per cento sarebbe per noi un grande successo.