Direttore Gianluca Mirra, è difficile parlare della stagione che ormai può dirsi conclusa, però proviamoci ugualmente…

Credo sia stata una stagione bellissima, indipendentemente dal suo epilogo, che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti, e non potrebbe essere altrimenti.

Quando si fa settore giovanile ogni stagione insegna qualcosa, ai ragazzi ma anche a noi adulti: i risultati sono sì importanti, ma certamente lo sono meno rispetto all’aspetto formativo e a quello che insegna questo sport.

E’ chiaro che rimane un piccolo grande rammarico: mi sarei voluto godere il finale di stagione del campionato Under 17…

 

Come hai vissuto questo periodo così strano e difficile?

Devo ammettere che il primo mese è stato molto difficile: il calcio per me è l’attività più importante ed affrontare lo stop dell’intero sistema è stata un’esperienza strana da vivere.

Con il passare dei giorni, dopo aver affrontato le emozioni negative, mi sono dato la spinta per ripartire più forte di prima, e cominciare in questo modo ad organizzare la prossima stagione.

In effetti, poi, non ci siamo mai fermati veramente: il contatto con il Presidente Tonino Cececotto e con il Responsabile della Scuola Calcio Gian Luca Marzullo è stato praticamente quotidiano.

Il confronto continuo ha portato a nuove idee e nuovo slancio per il prossimo anno.

 

Cosa ci dobbiamo aspettare dalla stagione alle porte?

Per quanto mi riguarda è già iniziata!

In questi giorni stiamo intrattenendo dei colloqui con i nostri ragazzi, che sono i veri protagonisti del City, e con le loro famiglie.

Credo molto nella continuità, e nel lavoro negli anni con giovani calciatori che conoscono il nostro ambiente: i risultati delle ultime stagioni ci stanno dando ragione.

 

Dalle tue parole emerge una sicurezza abbastanza marcata sulla ripartenza del settore calcio…

Purtroppo di certezze ce ne sono poche.

Arrivano tante informazioni, ma ancora un vero e proprio iter per ripartire non è stato comunicato.

Ho deciso però di impostare il lavoro come se dubbi sulla ripartenza non ce ne fossero, in modo da presentare ai nastri di partenza un City ambizioso e ulteriormente in crescita, e riprendere da dove abbiamo lasciato.

 

Per te all’orizzone c’è la quarta stagione con il Città di Ciampino. Qual è il bilancio di questi tre anni passati e le ambizioni per quelli che verranno?

Il bilancio è sicuramente positivo.

Siamo cresciuti tanto come mentalità: quando sono entrato, prima di affrontare una big storica del calcio romano e laziale, si pensava che il risultato fosse già deciso.

Ora, grazie al lavoro svolto da tutte le componenti in questi anni, la musica è cambiata!

Un esempio lo abbiamo avuto lo scorso anno: in tutte le categorie, anche quelle più giovani, le nostre formazioni hanno giocato testa a testa con tutti gli avversari, addirittura nel caso dei 2003 comandando un campionato difficile come l’under 17 per tutto l’arco del suo sviluppo.

Abbiamo abbandonato una mentalità così detta “provinciale” e abbiamo fatto un passo in avanti.

Ora non vogliamo fermarci, e quotidianamente il mio confronto con i Presidenti Tonino Cececotto ed Alessandro Fortuna è rivolto alle possibilità di migliorare ulteriormente il livello che abbiamo raggiunto.

 

In un periodo nel quale molte società presentano i propri organigrammi, magari con delle modifiche ad incarichi interni, il City sembra propendere per la continuità e per il low profile…

Come detto in precedenza è la strada che abbiamo deciso di intraprendere.

Personalmente sono entrato in società con il ruolo di Direttore Sportivo, ma anche oggi con responsabilità maggiori non ho intenzione di modificare questa carica.

Credo nelle persone, non nei ruoli.

Al City lavoriamo come un unico blocco, e guardiamo nella stessa direzione, dalla Scuola Calcio all’Agonistica.

Ti faccio un esempio: lo scorso anno, grazie a Gian Luca Marzullo, responsabile dell’Attività di base, abbiamo tesserato dei ragazzi importanti per la Juniores.

Spesso mi confronto su dinamiche importanti con uomini di campo, come Giuseppe Porcella o Luca Emili ad esempio.

La nostra società non ragiona a compartimenti stagni, ma attraverso la condivisione delle idee.

 

A che punto è la preparazione dell’organigramma tecnico per il 2020/2021?

Dal punto di vista societario abbiamo presentato nei giorni scorsi un acquisto importante per la nostra scuola calcio: Paolo Landolina sarà un valore aggiunto, un tassello che completa un mosaico fatto di competenza ed entusiasmo.

Sono convinto che aiuterà la società a crescere, impostando l’attività di base con gli stessi principi e le stesse idee dei più grandi, aiutando i bambini a crescere e ad arrivare pronti per disputare campionati difficili come quelli Elite.

 

Per quanto riguarda gli allenatore dell’agonistica?

Contiamo di ufficializzarli nei prossimi giorni, intanto non voglio sbottonarmi particolarmente.

Dico solo che per la composizione degli staff, quest’anno, ho deciso di puntare sull’entusiasmo e sulla motivazione come primo aspetto, da affiancare alla competenza in campo.

Ti anticipo solo una novità, che mi rende particolarmente felice: e’ arrivato il momento per uno dei nostri uomini di fiducia di “diventare grande”.

Giuseppe Porcella guiderà i nostri Under 14, continuando il lavoro impostato durante questa stagione con i 2007.

Proprio su questo gruppo vorrei spendere due parole: abbiamo avuto la fortuna, ma anche il merito, di crescere in casa una nidiata forte.

Nei colloqui fatti con i ragazzi e con le loro famiglie è emersa la voglia di continuare un percorso insieme e noi ne siamo molto felici.

A tal proposito ci tengo a ringraziare il nostro Simone Lupi, che in perfetto stile City ha lavorato per il bene della società e dei ragazzi in un periodo nel quale hanno ricevuto le classiche telefonate di proposte “esterne”, assumendo un ruolo di collante per l’intera squadra.

Sono convinto che gli strumenti per fare bene ci siano tutti.

 

Ultimo argomento, ma non per importanza, la Scuola Calcio del City…

Per noi la Scuola Calcio, come detto precedentemente, è di fondamentale importanza per quella crescita costante che ci vede protagonisti.

Rispetto allo scorso anno vogliamo fare un ulteriore passo in avanti, e stiamo costruendo uno staff di tecnici preparati che possano dedicare tutta la loro attenzione e la propria competenza al proprio gruppo.

Al momento i riscontri sono ottimi: c’è grande entusiasmo sui colloqui, e questo ci gratifica particolarmente.

Abbiamo confermato il rapporto di collaborazione con la Sampdoria, di cui siamo Centro Tecnico attraverso il progetto Next Generation, e stiamo studiando delle partnership e delle collaborazioni sul territorio per allargare la nostra rete e continuare a crescere stabilmente, ma con grande continuità, come avvenuto negli ultimi anni.

Il lavoro fatto sta portando i suoi frutti.